Domande & Risposte

Una raccolta di risposte a domande frequenti sulla donazione del sangue e sull’AVIS. Se non trovi la risposta alla tua domanda e sei un utente registrato, contattaci: ti forniremo le informazioni che richiedi e aggiorneremo, se necessario, questa raccolta.

 

Per quale motivo dovrei donare il mio sangue?

Il sangue umano è un prodotto naturale indispensabile alla vita.

Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri. È un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone.

Il sangue è indispensabile nei servizi di primo soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le quali quelle oncologiche e nei trapianti.

Donare sangue volontariamente e con consapevolezza rappresenta un gesto importante. Rendere concreta la propria disponibilità verso gli altri ed anche verso sè stessi.

La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità.

Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona.

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Quali requisiti sono richiesti al donatore?

Età: compresa tra i 18 ed i 60 anni; chi è già donatore può superare il limite dei 65 anni in relazione ovviamente allo stato di salute in atto e alla valutazione cardiologica.

Peso: non inferiore a 50 kg (indipendentemente dalla statura o dalla costituzione)

Pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive, su giudizio medico)

Pressione arteriosa:

  • tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA)
  • tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA)

Inoltre:

  • non assumere farmaci quotidianamente (tranne per le donne la pillola anticoncezionale);
  • non avere malattie croniche (autoimmuni, diabete, ipertesione arteriosa, epilessia, epatiti B e C, HIV ecc…);
  • essere in buono stato di salute;
  • non assumere droghe;
  • non avere comportamenti sessuali ad alto rischio per malattie infettive.

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Come posso diventare donatore?

Vieni in sede negli orari di apertura (vedi informazioni utili). Troverai i volontari della sezione che ti spiegheranno tutto cio’ che devi sapere, il medico ti visiterà e ti prescriverà gli esami clinici necessari a valutare la tua idoneità alla donazione. La sezione si preoccuperà di ritirare gli esiti dei tuoi esami, il medico li analizzerà e sarai convocato per il rilascio della tessera AVIS (ricordati di portare una fototessera), o ti saranno spiegati gli eventuali motivi per cui è consigliabile una astensione temporanea o permanente dalla donazione.
Puoi scaricare il modulo per la domanda di iscrizione qui.

 

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Esiste un solo modo di donare il sangue?
No, ne esistono diversi: i più importanti e diffusi sono la donazione di sangue intero e la plasmaferesi:

Donazione di sangue intero:

il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 ml +/- il 10%.

L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni. Di norma per garantire la salute del donatore gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l’anno mentre le donne 2 volte l’anno. Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.

Plasmaferesi:

Viene eseguita con un’ apparecchiatura dotata di circuiti sterili e monouso.
Questo tipo di donazione permette di prelevare solo plasma (la componente liquida del sangue) dal donatore.

La procedura può essere effettuata con maggior frequenza poichè il plasma (con le sostanze in esso contenute) viene prontamente ripristinato nel nostro organismo: un individuo maschio può donare plasma 1 volta al mese, una donnaogni 2 mesi.

 

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Il sangue donato è controllato?

, ad ogni donazione parte del sangue donato viene utilizzata per eseguire una serie di esami che hanno lo scopo di tenere sotto controllo la salute del donatore e del ricevente.

Per legge, in occasione di ogni donazione vengono controllati i seguenti esami :

  • emogruppo
  • transaminasi (ALT)
  • ricerca anticorpi anti-HIV1-2
  • ricerca antigene HBsAg
  • ricerca anticorpi -HCV
  • sierodiagnosi della lue (RPR)

Gli esiti di questi esami, se normali, non sono comunicati al donatore. Possono tuttavia essere richiesti alla sede AVIS di appartenenza.

Nel caso in cui un donatore, indipendentemente dalla sezione di appartenenza, presentasse un risultato positivo o dubbio per uno dei markers sierologici (HCV, HIV, HBV, LUE) verrà direttamente contattato dai medici dell’ Ospedale o dal medico responsabile della sezione AVIS locale.
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Come prepararsi alla donazione?

  • Il giorno precedente la donazione occorre evitare importanti sforzi fisici e un’alimentazione troppo abbondante e/o ricca di grassi perché potrebbero essere motivo di rialzo delle transaminasi con inidoneità del sangue donato; evitare di coricarsi tardi la sera e soprattutto non donare dopo aver appena terminato un lavoro notturno che possono essere motivo di abbassamento dei valori pressori, sia in corso di donazione che successivamente.
  • Non si devono effettuare donazioni durante il ciclo mestruale; è consigliabile invece donare tra il 10° e il 21° giorno intermestruale.
  • Il digiuno assoluto prima del salasso non è necessario né opportuno, salvo particolari condizioni come la necessità di effettuare esami di controllo e/o esami annuali; è ammessa una leggera colazione evitando latte o latticini, sono permessi: thè, caffè, orzo, succo o spremuta di frutta, pane, marmellata, miele, frutta fresca…; l’acqua è sempre ammessa senza limitazioni.
  • Avvertire il personale della sala prelievi circa eventuali allergie al cerotto o disinfettanti a base di iodio

Come comportarsi durante la donazione?

E’ fondamentale rimanere tranquilli e rilassati: personale medico ed infermieristico di elevata professionalità assiste il donatore durante l’intera operazione di prelievo.

Se durante o dopo la donazione si accusa un malessere avvertire subito il personale sanitario.

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Quali accorgimenti dopo la donazione?

Appena terminato il prelievo:

  • Comprimere con un batuffolo la zona del prelievo senza piegare il braccio.
  • Terminata la donazione non alzarsi subito dal lettino ma restare coricato per almeno 5-10 minuti quindi restare seduti per qualche minuto e poi alzarsi in piedi lentamente.
  • Consumare una piccola colazione, in sala ristoro, possibilmente restando seduti.

Nel corso della giornata di donazione:

  • Consigliabile bere almeno 1/2 litro di acqua entro 1-2 ore dal termine della donazione, ma la quantità può essere elevata ad 1 litro durante la stagione estiva o per quei donatori che per motivi di lavoro o attività fisica hanno profusa sudorazione.
  • Evitare di fumare o bere alcoolici per almeno un’ora dopo la donazione.
  • Il giorno della donazione osservare il riposo ed evitare sforzi fisici come previsto nell’art.17 del Decreto 15 Gennaio1991 “non può essere ammesso al prelievo il donatore addetto a lavori pesanti o di particolare impegno qualora non possa fruire di almeno 24 ore di riposo dopo il prelievo”. con ciò si intendono non solo le attività comportanti impegno fisico, ma anche quelle che richiedono attenzione es: guidare autobus, camion, ecc..

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Ci sono effetti collaterali o possono insorgere complicanze dovute alla donazione?

Normalmente la donazione di sangue ed emocomponenti è ben tollerata, tuttavia occasionalmente possono insorgere eventi sfavorevoli legati alla donazione:

  • lipotimia: (o sindrome vaso-vagale) è la reazione più frequente caratterizzata da sudorazione, pallore, vertigine, rallentata frequenza cardiaca e talvolta perdita di coscienza; è causata generalmente da fattori psicologici (vista del sangue o dell’ago o emotività);
  • ematomi: talvolta nella sede di prelievo possono verificarsi dei travasi di sangue sotto la cute che si riassorbono spontaneamente al massimo in 15 giorni: possono essere causati da una difficoltosa venipuntura oppure dal fatto che il donatore, al termine della donazione, ha piegato il braccio con forza esercitando una contrazione muscolare forte con distacco del tappo emostatico che si forma normalmente sulle ferite; si manifestano con rigonfiamento, comparsa di colore violaceo, eventualmente dolore;
  • bruciore nella sede di venipuntura: si verifica nella fase iniziale del prelievo ed è dovuto alla presenza sulla punta dell’ago di una piccola quantità di anticoagulante che viene immediatamente asportata dal fluire del sangue, oppure quando il prelievo offre presenza di difficoltà;
  • raramente si hanno contrazioni e spasmi muscolari: compaiono talvolta in seguito a perdita di coscienza oppure nei donatori ansiosi ed emotivi che tendono ad effettuare atti respiratori troppo frequenti; molto rara è la comparsa di forte dolore irradiato al braccio o alla mano: è dovuto al contatto dell’ago con tessuti nervosi o tendinei;
  • rarissime le complicanze cardiache.

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Il sangue è tutto uguale?

No, il sangue di ciascuno di noi appartiene, dalla nascita, ad uno ed un solo gruppo sanguigno che deve essere preso in considerazione per la donazione. Gli esami preliminari, effettuati quando si decide di iniziare a donare il sangue, servono anche ad individuare il gruppo di appartenenza. Ecco uno schema dei gruppi:

GRUPPO PUO’ DONARE A… PUO’ RICEVERE DA…
A+

A+ AB+

A+ A- 0+ 0-

A-

A- A+ AB- AB+

A- 0-

B+

B+ AB+

B+ B- 0+ 0-

B-

B- B+ AB- AB+

B- 0-

AB+

AB+

AB+ AB- A+ A- B+ B- 0+ 0-

AB-

AB- AB+

AB- A- B- 0-
0+

0+ A+ B+ AB+

0+ 0-
0-

0- 0+ A- A+ B- B+ AB- AB+

0-

 

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